É finita l’edizione 2013 della Dakar. Gerard De Rooy é il capofila del Team Petronas-De Rooy-Iveco e a bordo del suo Powerstar conquista il 4º posto. René Kuipers col suo Iveco Trakker Evolution 3 si classifica 9º, Miki Biasion con il Trakker Evolution 2 é 13º. Nella 14º e ultima tappa De Rooy e Biasion sono arrivati rispettivamente secondi e terzi, ma i distacchi non hanno portato a modifiche nella classifica generale. La rincorsa al podio di De Rooy non é stata possibile anche per via di fattori esterni sfortunati, tipo le forature dei giorni scorsi. Ottima la gara di Miki Biasion, nelle vesti di scudiero di De Rooy, anche se il pilota 2 volte campione del mondo rally non é soddisfatto della sua gara, di fatto finita martedí con le quattro ore di stop forzato in attesa del camion dell’assistenza. Da rimarcare anche la gara di René Kuipers che é riuscito ad agganciare la nona posizione in rimonta dopo vari eventi sfortunati. A fine gara Kuipers ha dichiarato:
“La Dakar 2013, il mio primo rally nella categoria Trucks , è stata un’esperienza davvero bella. Grazie anche all’Iveco Trakker che ho guidato e che ho davvero apprezzato. Avrei già voglia di ricominciare la corsa”
Biasion invece ha detto:
“Quest’anno è stata una Dakar molto difficile a causa della sabbia, soprattutto nella prima parte, dove c’è stata la più grande selezione. Quando si affrontano difficoltà così impegnative, il gioco di squadra è alla base di tutto: io sono stato un pò sfortunato all’inizio, dove ho perso tempo, ma ho continuato a lottare con il Team, fino all’ultimo, per riuscire a portare sul podio i colori di Iveco. Non ci siamo riusciti, ma abbiamo certamente dato il massimo”.
Non riesce a nascondere la delusione Gerard De Rooy:
“Un camion perfetto, una buona condizione fisica dei piloti, una squadra davvero affiatata che ha dato il massimo e nessun premio. Non ho altro da aggiungere”.
Ricordiamo che i veicoli Iveco che hanno partecipato alla gara, sono derivati dalla produzione di serie e adattati a sostenere lo sforzo di questa gara incredibile, sia per il percorso difficilissimo, che anche per le condizioni meteorologiche al limite, che hanno addirittura costretto gli organizzatori ad annullare alcune tappe, in condizioni differenti per moto, auto e truck.É stato un grande banco di prova per testare sul campo questi veicoli, sugli oltre 800 km di gara che hanno attraversato Perú Argentina e Cile, da Lima al termine di Santiago del Cile. Da sottolineare il numero incredibile di appassionati che é in grado di coinvolgere questa gara, tra le piú amate del pianeta.