Il secondo mondiale della storia della Formula 1 è composto da 7 gare, una in più del 1950, durante il quale si contendono il campionato Alfa Romeo e Ferrari.
La squadra del biscione è composta da Fagioli, Fangio e Farina, i quali correranno per tutta la stagione; per la Ferrari Ascari, Gonzales, Taruffi e Villoresi.
La stagione inizia in Svizzera a Bremgarten il 27 maggio, vince Fangio nonostante un problema al rifornimento che mette in forse la vittoria. Il distacco da Taruffi, secondo classificato su Ferrari è comunque di 1’15”. Gara che va ricordata per il debutto di uno dei piloti più forti della storia della Formula 1, nonostante non abbia mai vinto un titolo mondiale, l’inglese Stirling Moss.
Seconda gara in Belgio a Spa, vince ancora l’Alfa Romeo questa volta con Farina, davanti ad Ascari e Villoresi con le Ferrari. Fangio, che era scattato dalla pole, perde molto tempo ai box per un bloccaggio alle ruote e conclude nono.
Terzo appuntamento in Francia a Reims, Fangio vince davanti ad Ascari. Nonostante fossero stati costretti al ritiro, riprendono la gara con le vetture dei compagni di squadra Fagioli e Gonzales. Ricordiamo che il regolamento permetteva di poter utilizzare la vettura di un compagno di squadra se si fosse stati costretti al ritiro. Al terzo posto giunge Villoresi su Ferrari.
La quarta gara della stagione, a Silverstone, passerà alla storia. Froilan Gonzales detto “El Cabezon” vince al volante della Ferrari, dominando e precedendo Fangio su Alfa e il compagno di squadra Villoresi. La prima vittoria per la Scuderia di Maranello, che rompe l’egemonia Alfa Romeo. L’inizio della Leggenda.
Si arriva in Germania al Nurburgring e si conferma il dominio Ferrari, 4 vetture nei primi 5 posti. Vince Ascari, Fangio con il secondo posto consolida la sua leadership in campionato. Il podio è completato da Gonzales ma staccato di 4 minuti. In questa epoca i distacchi erano sempre importanti.
A Monza, la Ferrari continua a comandare e nonostante un dominio iniziale della Alfa vince Ascari davanti a Gonzales (Ferrari) e Farina-Bonetto (Alfa Romeo). Fangio costretto al ritiro vede ridurre in classifica il suo vantaggio a soli 3 punti prima dell’ultima gara.
Ultima gara, a Pedralbes in Spagna, la Ferrari sbaglia scelta delle gomme e consegna la vittoria della gara e del campionato a Fangio.
Nonostante la vittoria del campionato, l’Alfa Romeo decide di ritirarsi. Le sue vetture oramai non sono più competitive rispetto alle Ferrari.
L’Alfa Romeo 159, aveva una cilindrata di 1.479cc sovralimentata, con una potenza di 385 cv, cambio a 4 marce, telaio tubolare e un peso di 710 kg.
Per quanto riguarda i regolamenti:
● Come l’anno precedente, le motorizzazioni potevano essere 1.500 cc con compressore oppure 4.500cc non sovralimentate, senza limitazione di peso oppure di carburante. Un regolamento che sarà in vigore dal 1950 al 1953.
● Per i punteggi, al vincitore 8 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto. Un punto a chi effettuava il giro più veloce. Da precisare che sino al 1957 il punteggio poteva essere diviso se due piloti avessero diviso la stessa vettura. Questo punteggio è stato in vigore dal 1950 al 1959.
● Per quest’anno i risultati utili erano 4 su 7, ai fini del calcolo del punteggio.
Tra le curiosità:
● Luigi Fagioli risulta vincitore del GP di Francia, come detto cedendo la vettura a Fangio, e ad oggi rimane il più vecchio vincitore di un GP a 53 anni e 22 giorni.
● I gran premi si sono corsi con una lunghezza dai 20 ai 90 giri, un kilometraggio complessivo dai 305 ai 502 km;
● Le gare hanno avuto una durata dalle 2h07’ alle 3h22’;
● Il giro più veloce in gara è stato con una media di 185,879 km/h, effettuato, come l’anno precedente, a Monza.